martedì 26 gennaio 2010

Aprire un'agenzia immobiliare,ecco cosa è utile sapere

Le agenzie immobiliari stanno avendo un forte boom.
Sono in molti infatti coloro che si rivolgono a dei professionisti per comprare e vendere un immobile, affittare un locale o richiedere una perizia.
La si può scegliere come propria attività imprenditoriale per diverse ragioni: innanzitutto, è un’attività che non conosce una vera e propria crisi poiché le richieste di affitto o acquisto sono sempre stabili o in aumento, soprattutto in Italia (secondo i dati del Censis, la domanda di nuove abitazioni è di circa 400mila unità l’anno).

Un altro elemento, non trascurabile, è che aprire un’agenzia immobiliare richiede un investimento contenuto, soprattutto se confrontato a qualsiasi altra attività commerciale. Si tratta di un lavoro dinamico e flessibile, sempre a contatto con la gente e non bisogna avere requisiti particolari per farlo.

L’attività principale per chi decide di aprire un’agenzia immobiliare è quella di fungere da intermediario fra chi vuole vendere o affittare un immobile e chi è alla ricerca per acquistarlo o averlo in locazione. L’agenzia offre diversi servizi, sia al proprietario sia a colui che cerca casa.

Per il proprietario l’agenzia immobiliare si occupa di:
  • valutare l’immobile ed offrire una consulenza per la determinazione del prezzo;
  • dare visibilità all’immobile;
  • cercare l’inquilino più adatto sulla base delle caratteristiche dell’immobile e alle esigenze del proprietario;
  • portare avanti la trattativa con le persone interessate;
  • stipulare il contratto.
Per chi sta cercando casa l’agenzia si occupa di:
  • Trovare l’immobile più adatto alle sue specifiche esigenze;
  • Portare avanti la trattativa con il proprietario;
  • Concludere il contratto.
In sostanza, l’agenzia, per conto dei propri clienti, si occupa di portare a buon fine la transazione di acquisto/vendita o affitto e dare una vera e propria consulenza professionale. Per questi servizi ottiene una provvigione sia dal proprietario sia dall’inquilino.

Ma vediamo ora nel dettaglio quale iter è necessario seguire per aprire un’agenzia immobiliare:

  1. il primo step consite nell’ottenere la qualifica di agente immobiliare seguendo un preciso percorso formativo.
  2. Una volta diventati agenti immobiliari è necessario pagare un’apposita polizza assicurativa ed iscriversi al REA (Repertorio economico e amministrativo) presso la CCIAA (Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura) della propria provincia;
  3. A questo punto bisogna trovare un locale e comunicare all’ufficio tributi del comune la sua superficie e l’eventuale affissione di insegne e manifesti;
  4. Infine occorre trovare eventuali dipendenti ed effettuare l’ iscrizione INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) e INAIL( Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro).
Si può anche decidere di aprire un’agenzia immobiliare in franchising. Tale scelta consente di godere della visibilità di un marchio già affermato e conosciuto, di avere formazione, consulenza legale e commerciale e promozione pubblicitaria, con una conseguente riduzione del rischio d’impresa. In Italia, il franchising è regolamentato dalla Legge 6 maggio 2004.

lunedì 25 gennaio 2010

Corsi truffa per diventare Agente Immobiliare: come riconoscerli?

Come spiegato approfonditamente nel post relativo alla carriera dell’agente immobiliare, per poter intraprende questa professione occorre frequentare un corso di formazione che abilita il candidato all’iscrizione alla Camera di Commercio e al ruolo degli Agenti in Affari e Mediazioni.
I corsi hanno una durata di circa tre mesi e trattano materie riguardanti il mondo immobiliare e tutto ciò che lo riguarda da vicino, come il diritto civile, il diritto tributario, la contabilità, la ragioneria ed altre discipline di carattere socio-economico.
Ultimamente però stiamo assistendo al fenomeno dei cosiddetti corsi truffa per diventare agente immobiliare.
Si tratta di corsi, on line o in aula, che prevedono un numero di ore troppo basso rispetto a quello che sarebbe necessario per approfondire tutte le materie in modo adeguato.

Interessante a riguardo è la denuncia del presidente della Fiaip Emilia-Romagna, Luciano Passuti, che rappresenta oltre 1.500 agenzie immobiliari. L’oggetto della denuncia è una società che organizza incontri in aula con l’obiettivo di maturare “crediti formativi utili per il riconoscimento di agente immobiliare professionale”, al costo di 250 euro per due giornate.
La società contatta gli “aspiranti agenti” tramite un’e-mail nella quale informa che si occupa “dal 2004 solo di formazione professionale per gli agenti immobiliari” e avvisa che “sta organizzando anche a Bologna incontri formativi” sul tema “Vendere un immobile oggi in un mercato che cambia”.
Al termine del corso viene rilasciato ad ogni partecipante un attestato con il numero dei crediti formativi utili per il riconoscimento di Agente Immobiliare Professionale.

A destare il sospetto di Passuti è stato proprio il fatto che tale società offrisse la possibilità di ottenere crediti formativi utili per ottenere la qualifica di agente immobiliare. In realtà infatti non esistono crediti formativi con valore legale per diventare agente immobiliare.
La denuncia del presidente della Fiaip per ora rimane solo un avvertimento dato a tutti coloro che vogliono intraprendere la carriera immobiliare, vedremo come finirà la vicenda.

Oltre a questo corso ce ne sono parecchi altri sospetti che possono far pensare a corsi truffa.
Molte società, evidentemente poco autorevoli, propongo corsi on line di poche decine di ore a fronte dei tre mesi stabiliti dalla legge.

Come riconoscere, quindi, se quello a cui ci stiamo iscrivendo è uno dei corsi truffa o è un corso legalmente riconosciuto?

Tenete presente prima di tutto che i corsi durano generalmente 3 mesi e che non rilasciano alcun credito formativo, ma un attestato di frequenza che vi permetterà di continuare l’iter formativo necessario. Dopo aver ottenuto il certificato, infatti, dovete iscrivervi alla Camera di Commercio e sostenere una prova scritta e una orale. Se l’esito dell’esame sarà positivo dovrete sostenere una successiva prova che vi permetterà di iscrivervi al ruolo degli Agenti di Affari in Mediazione, presso la C.C.I.A.A. della vostra provincia di residenza e solo a quel punto potrete ottenere la qualifica di agente immobiliare.

Il nostro consiglio è quello di tenere gli occhi aperti!
Prima di pagare uno di tanti corsi truffa potete informarvi, non solo on line, ma anche tramite un franchising immobiliare della vostra zona che vi saprà indirizzare bene nel vostro percorso formativo e professionale.

sabato 23 gennaio 2010

La professione dell'agente immobiliare

Il mercato immobiliare attualmente è uno dei settori che continua ad offrire più opportunità di carriera ai giovani, come è dimostrato dalle molte offerte di lavoro che quotidianamente si trovano sul web.
Tra i ruoli più ricercati ci sono quelli del collaboratore e dell’agente immobiliare, detto anche mediatore.
Spesso si fa confusione tra queste due figure e si pensa di poter rispondere ad un’offerta di lavoro per agente immobiliare, pur non avendo alcuna esperienza.
In realtà, coloro che vogliono affacciarsi al mondo immobiliare senza una preparazione specifica possono proporsi solo come collaboratori e non come agenti.
Il lavoro del collaboratore è in parte simile a quello dell’agente immobiliare, ma manca di alcune responsabilità fondamentali, come il poter concludere contratti di locazione o vendita e incassare i compensi per la propria attività.
Quindi se volete entrare nel mondo immobiliare senza avere alcuna formazione, o esperienza potete proporvi come collaboratore.
Successivamente se il lavoro vi appassiona e vi interessa far carriera potete seguire l’iter formativo per diventare agente immobiliare.

Cosa occorre, quindi, per diventare agente immobiliare e di cosa si occupa in concreto questo mediatore?

La professione dell’agente immobiliare, da alcuni anni, è legata ad uno preciso percorso formativo. Noi vogliamo riassumerne le fasi, per darvi un idea precisa dell’iter che si deve affrontare:
  1. prima di tutto occorre frequentare un corso della durata di circa tre mesi, in cui verranno trattate tutte le materie riguardanti la legislazione sulla disciplina della professione di agente immobiliare (elementi di diritto civile, elementi di diritto tributario, contabilità generale, ragioneria, oltre ad alcune informazioni di carattere socio-economico);
  2. al termine del corso il mediatore otterrà un certificato di partecipazione che gli permetterà di iscriversi alla Camera di Commercio e di sostenere un esame (che comprende una prova scritta e una orale);
  3. se l’esame avrà esito positivo, il candidato sarà in grado di sostenere un successivo esame per l'iscrizione al ruolo degli Agenti di Affari in Mediazione, presso le C.C.I.A.A. delle province di residenza, ed ottenere la qualifica di agente immobiliare.

Per poter frequentare il corso bisogna esser maggiorenni e aver conseguito il diploma di scuola media superiore e inoltre occorrono diversi requisiti minimi per potersi iscrivere al ruolo:
  • essere cittadini italiani o cittadini di uno degli Stati membri della Comunità Economica Europea ovvero stranieri residenti nel territorio della Repubblica italiana;
  • presentare una certificazione che attesti che nei cinque anni precedenti la richiesta non sono stati emessi provvedimenti e che il soggetto non sia interdetto, inabilitato o non abbia in atto un procedimento per fallimento;
  • risiedere nella circoscrizione della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura nel cui ruolo ci si intende iscrivere;
  • avere assolto agli impegni derivanti dalle norme relative agli obblighi scolastici vigenti al momento della loro età scolare.

La forma contrattuale più diffusa per un agente immobiliare è quella della collaborazione coordinata e continuativa o di associazione in partecipazione di utili.
Per quanto riguarda il compenso, solitamente l’agente immobiliare percepisce un fisso mensile dalla società e guadagna su provvigioni.

Ma in concreto, chi è e quali attività svolge l’agente immobiliare?

Come detto in precedenza l'agente immobiliare è essenzialmente un mediatore, cioè una persona che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, che si tratti di comprare, vendere, dare o prendere in affitto case, appartamenti, terreni ed immobili di altro tipo.
Le attività principali che un agente immobiliare può svolgere sono:
  • visitare le abitazioni che si intende affittare o vendere e effettuare una stima;
  • ricevere i clienti nel proprio ufficio per informarsi sulle loro necessità e per fornire informazioni sulle quotazioni di affitti e vendite;
  • accompagnare i clienti nella visita di abitazioni in vendita o in affitto, illustrandone le caratteristiche e le condizioni di vendita o affitto;
  • far firmare proposte di acquisto o affitto;
  • incassare i compensi per la propria attività.

Infine è bene tener presente alcuni requisiti minimi specifici necessari a chi vuole affacciarsi alla professione dell’agente immobiliare: buona presenza, cortesia, senso degli affari, capacita di trattare con le persone, ottime capacita di espressione e soprattutto una grande capacita di organizzare il proprio lavoro.

mercoledì 20 gennaio 2010

Vendita di immobili: consigli utili

Ci sono due procedure per la vendita di immobili: gli accordi tra privati e il contatto con un’agenzia immobiliare, scelta quest’ultima che sembra vada per la maggiore.
Il perché è semplice da capire: ci si lascia aiutare da un personale competente e formato che in molti casi ci alleggerisce compiti e preoccupazioni. È sempre meglio prestare attenzione ad alcuni accorgimenti e informarsi bene su diritti e doveri dell’agenzia e di chi ad essa si rivolge.
Esistono, infatti, dei precisi obblighi che un agente immobiliare deve rispettare e sono esposti tutti nella legge professionale numero 39 del 1989 e negli articoli 1754 a 1765 del Codice Civile.

Il nostro intento non è certo commentare tutti gli articoli della legge, ma vorremmo darvi qualche consiglio che potrebbe servirvi prima di rivolgervi ad un’agenzia immobiliare per la vendita di immobili o prima di provare a vendere da soli la propria casa.

Se preferite affidarvi ad un’agenzia, è sempre preferibile rivolgersi a nomi noti, che possono offrirvi serietà ed esperienza.

I primi passi da compiere perciò sono:
  • accertarsi che l’agenzia immobiliare a cui ci stiamo rivolgendo sia iscritta alla Camera di Commercio per l’attività d’intermediazione immobiliare;
  • accertarsi che il mediatore risulti iscritto al ruolo provinciale dei mediatori;
  • stabilire subito la provvigione del mediatore, che ha il diritto di percepire una percentuale da entrambe le parti se l’affare si conclude;
  • controllare con attenzione il contratto che si sottoscrive, anche se spesso è ricco di piccole note che non ci saltano agli occhi.
Più in generale però, la prima cosa che va fatta nella vendita di immobili è stabilire il prezzo di vendita. Stabilire il prezzo non è semplice, in quanto richiede un’approfondita conoscenza del mercato immobiliare della specifica zona, dell’andamento della domanda e dell’offerta e di altri fattori che solo un tecnico può conoscere. Se vi rivolgete ad un’agenzia sarà compito dell’agente offrirvi questa consulenza ed aiutarvi a stabilire il prezzo più equo. Se invece volete vendere la vostra casa privatamente è comunque consigliabile che vi rivolgiate ad un tecnico di fiducia in grado di fare una stima il più possibile obiettiva e giusta. Assucuratevi che su di voi non gravino eventuali protesti e nel caso, procedere il prima possibile con la cancellazione protesto.

Scendendo nel particolare, diamo qualche consiglio pratico per la vendita di immobili sia tramite agenzia che tra privati:

  • bisogna accertarsi di avere tutti i documenti in regola con la legge, e al momento della visita dell’immobile si deve mostrarli all’acquirente;
  • la casa va presentata in uno stato ottimale, pulita e senza cattivi odori di chiuso;
  • bisogna evidenziare tutti i lati positivi della casa che possono giustificare il prezzo e convincere l’acquirente a non farsi sfuggire l’occasione;
  • nello stesso momento bisogna essere onesti e descrivere anche i difetti, perché con il tempo verranno fuori;
  • stabilire la modalità di pagamento: il miglior modo è ricevere un bonifico bancario irrevocabile o assegni circolari che sono emessi e firmati da una banca che ne garantisce la copertura.
Infine elenchiamo gli obblighi e i doveri che ogni venditore ha nei confronti dell’acquirente:
  • consegnare l'immobile nello stato concordato dopo il pagamento (nel caso voglia farlo prima bisogna tenere presente che si rimane comunque responsabili per legge fino all'avvenuta registrazione del trasferimento di proprietà);
  • entro 48 ore dalla consegna comunicare la cessione della proprietà del fabbricato alle autorità di Pubblica Sicurezza locali, indicando le generalità dell'acquirente:
  • indicare al notaio gli estremi della concessione edilizia del fabbricato venduto;
  • presentare il Certificato di Destinazione Urbanistica rilasciato dal Comune competente in caso di alienazione di terreni;
  • garantire il compratore dell'assenza di vizi della casa;
  • pagare tutte le spese condominiali, anche solo deliberate, sino alla data di vendita salvo patto contrario;
  • pagare l'I.C.I. fino a tutto il mese di vendita, nel caso in cui il trasferimento avvenga decorsi già 15 giorni del mese stesso, altrimenti fino al mese precedente a quello di conclusione del contratto nel caso ciò avvenga nei primi 15 giorni.

Sperando che questi consigli siano serviti a darvi un’idea più precisa prima di compiere i primi passi per la vendita di immobili, vi facciamo il nostro in bocca al lupo!

lunedì 18 gennaio 2010

Investimento immobiliare: la moda passa dalle "zone Vip" al Sud Italia

Nonostante la crisi economica finanziaria mondiale, il mercato immobiliare rimane uno dei mercati più stabili.
E anche se oggi i prezzi al metro quadro crescono meno, l’investimento nel mercato immobiliare non è di certo poco profittevole per i proprietari.

Insomma nulla di nuovo da ciò che si è sempre pensato e saputo del mercato immobiliare.

Ma un fattore di cambiamento c’è negli ultimi anni e non è trascurabile: la moda nelle aree di investimento.
Se fino a qualche anno fa gli investitori si concentravano nelle zone dei centri storici e nelle città più in voga d’Italia (come Milano, Bologna e Firenze) oggi la tendenza sta cambiando radicalmente.
Cresce sempre di più, infatti, l’interesse verso le zone del Sud che così vedono aumentare i prezzi dei loro immobili fino al 3,62%.
Il dato è molto significativo se confrontato con la crescita dell’1.33% degli immobili del centro della penisola o quella dell’1,97%  del Nord.
Accade così che la crescita dei prezzi risulta maggiore nelle periferie (con un incremento del 4,12%) rispetto alla crescita delle grandi città (+3,62%) e delle province (+2,20%).

Ma come mai questo calo dell’investimento nelle “zone Vip”?
Grazie all’attenzione sempre maggiore che investiamo nella qualità della nostra vita!

La tendenza è quella di orientarsi verso zone con maggiore spazio, meno traffico, meno inquinamento e appartamenti più economici per poter godere di una quotidianità migliore, in spazi più ampi e puliti.
Di conseguenza le modifiche nei gusti interessano anche la tipologia degli immobili scelti.
Così nel mercato immobiliare e in particolare nelle agenzie immobiliari aumentano le richieste di bilocali e quadrilocali, visto che nelle periferie è ancora possibile acquistare metrature maggiori, mentre sono sempre meno richiesti i bilocali e trilocali di moda fino a poco tempo fa.

sabato 16 gennaio 2010

La Corte dei Conti condanna il Tesoro

La corte dei conti condanna il tesoro, o meglio due suoi esponenti, per avere "gravemente omesso di esercitare la funzione di vigilanza assegnata al Ministero dell'Economia e delle Finanze sull'operato degli enti previdenziali nelle attività di vendita degli immobili legate alla cartolarizzazione Scip2, realizzata nel 2005.
Questo quanto risulta a Radiocor.

Maria Cannata, direttore del debito pubblico italiano coinvolta nell’accaduto, non ha tardato a commentare quanto successo e ha sostenuto di aver dato l’incarico ai propri avvocati di curare il ricorso in appello avendo piena fiducia nel fatto che saranno chiariti i fraintendimenti all'origine della sentenza.

Il provvedimento della Corte dei Conti risale al 22 dicembre 2009.
La condanna al tesoro prevede la restituzione all'Erario di 300mila euro, metà a carico della Cannata e metà richiesti a Tiziana Mazzarocchi, sua collaboratrice.
Al centro dell’inchiesta tre immobili romani di proprietà Inps, inizialmente classificati nella categoria "pregio" dall'Agenzia del Territorio.
Scomparsi poi dalla lista di pregio, gli immobili sono stati venduti, nel corso della cartolarizzazione avvenuta nel 2005, con uno sconto del 30% sul prezzo di mercato e una conseguente mancata entrata per l'Erario valutata in 22 milioni.
Tra gli acquirenti, secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza, risultano tre dirigenti dell'Inps.

La Cannata tiene a spiegare che: “La decisione della Corte dei conti si limita a ravvisare una responsabilità per omessa vigilanza sull'operato degli enti previdenziali in relazione alla vendita degli immobili in nome e per conto di Scip a seguito della seconda operazione di cartolarizzazione immobiliare, con un'interpretazione che estende la vigilanza del Mef sulle operazioni di vendita al di là degli aspetti di carattere economico-finanziario e di impatto sulla finanza pubblica, che sono invece propri del Mef stesso. In sede di appello saranno tenuti in conto alcuni aspetti salienti della vicenda probabilmente sottovalutati."

Tremonti, che all’epoca dei fatti non era ministro, interpellato da Radicor sostiene di avere grande rispetto per la magistratura contabile, ma che non crede capace la Cannata di omesso un'attività di vigilanza di sua competenza. E precisa di aver fiducia nella magistratura, confidando nell'esito positivo del ricorso.

Anche noi ci auguriamo che la magistratura faccia chiarezza sull’accaduto e sulla giusta o meno condanna al Tesoro!

venerdì 15 gennaio 2010

Crisi mercato Immobiliare: a che punto siamo?

A due anni dalla crisi economica mondiale che ha colpito anche l’Italia, proviamo a tirare un po’ le somme e a vedere quanto questa abbia influito sul mercato immobiliare.
E proviamo a farlo seguendo ciò che è stato dichiarato dal Presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici intervistato pochi mesi fa dalla Class Cnbc, la televisione del Gruppo Class.

Cominciamo a chiarire la situazione odierna della crisi del mercato immobiliare.
Ad oggi, in Italia, si contano almeno 250.000 nuovi alloggi in attesa di essere venduti e come se non bastasse si stanno investendo ingenti somme di denaro nell’edilizia per operazioni di trasformazione urbanistica.
Cosi potremmo assistere, in brevissimo tempo, ad un inflazione nel mercato immobiliare dovuta all’eccessiva offerta.

Come evitare tutto ciò?
Bisognerebbe impedire che l’ammontare annuale delle transazioni relative agli investimenti non legati all’utilizzazione diretta dell’immobile si innalzi eccessivamente.
Infatti perché il mercato immobiliare mantenga una stabilità dei prezzi e dei valori, quest’ammontare (chiamato flottante) deve aggirarsi attorno all' 1-1,5 % del valore dello stock immobiliare complessivo.
Le cause di questo innalzamento non sono da attribuire solo alla sovrapproduzione edilizia, ma anche allo scarso interesse economico che hanno i proprietari a mantenere un basso livello di investimento a causa di una riduzione della rimuneratività, dell'aumento dei costi di gestione e del carico fiscale.

Ma qualcosa sta cambiando e la crisi del mercato immobiliare sembra dia qualche speranza di miglioramento.

Fino a poco tempo fa, a peggiorare il quadro della situazione infatti c’era anche la scarsa possibilità dei privati ad affrontare un mutuo, fatto che contribuiva all’aumento della crisi del mercato immobiliare facendolo fermare ulteriormente.
Diretta conseguenza di questa situazione, come è ovvio che sia, è stata la riduzione di lavoro per le agenzie immobiliari.

Oggi si intravede uno spiraglio di luce per queste famiglie che a fine mese devono far quadrare i conti, grazie ai continui cali dell’Euribor che si sono registrati in tutto il 2009 e nel primo mese del 2010.

Sperando che siano soddisfatte tutte le aspettative in arrivo con l’ingresso del 2010, anche lo staff di Blog Immobiliare ne approfitta per farvi gli auguri di Buon Anno!

Contatti

Blog Immobiliare è a vostra disposizione per qualsiasi informazione o chiarimento.

Se vi occorre un parere sulla vendita o l’acquisto di una casa, sul mutuo, sull’affitto di appartamenti o avete semplicemente qualche curiosità da chiarire potente contattarci al seguente indirizzo e-mail:

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Il nostro staff vi risponderà in brevissimo tempo!

giovedì 14 gennaio 2010

Benvenuti su Blog Immobiliare!

Blog immobiliare è una fonte di informazione e di comunicazione interattiva completamente gratuita e a disposizione di tutti coloro che sono interessati al mondo e al mercato immobiliare.

La nostra è una piazza aperta a tutti, dove ci si può incontrare e dire la propria sugli argomenti in discussione. Lo staff di Blog Immobiliare raccoglie quotidianamente informazioni, news e curiosità e le mette a disposizione di tutti coloro che ne siano interessati.

Ogni giorno puoi trovare articoli e approfondimenti sul mondo immobiliare, dell’edilizia e di tutto ciò che vi ruota attorno e puoi commentare i post chiedendo chiarimenti e consigli ai nostri esperti.

Se sei un professionista del settore immobiliare, se stai pensando di aprire un’agenzia immobiliare o di investire nel mattone, se stai cercando una casa da acquistare o affittare o hai semplicemente dubbi e curiosità sei nel posto giusto.

Buona lettura!