
La richiesta di finanziamenti a banche e istituti finanziari per comprare casa è sempre più forte e la ripresa del mercato immobiliare non è più un’utopia, ma a queste si contrappone la possibilità per gli italiani di poter accendere un mutuo e sostenere gli alti costi mensili rateali, considerando l’enorme ondata di crisi che ormai sta coinvolgendo la nostra penisola e il mondo in genere.
Il mondo bancario e degli istituti finanziari sono sempre stati un realtà a se stante, capaci di creare regole e dirigere il mercato economico secondo le proprie scelte. Esistono diverse tipologie di mutui, dal tasso fisso al tasso variabile, da quello misto a quello variabile con un tetto massimo (cap). Tutto ciò genera una grande confusione per quelle persone che non avevano mai acceso un mutuo e spesso genera voglia di cambiare invece, per tutti coloro che avevano già stipulato un contratto.
Si è sempre sentita la necessità di avere leggi chiare in materia, ma solo nel 2007, la legge Bersani cominciò a ordinare le idee in materia di surrogazione.
Con tale legge Bersani sosteneva di lasciare un margine più ampio alle famiglie sulla scelta della più comoda tipologia di pagamento e la possibilità di effettuare una portabilità del mutuo in relazione alla scelta del tasso di interesse più conveniente con costi pari a zero.
Sono passati anni da allora e la trasparenza su tale legge è stata sempre mascherata da un sottile velo di indifferenza e prese di posizione da parte di banche ed istituti di credito.
Nel 2008 poi ci fu un accordo di autoregolamentazione tra ABI, Associazione Bancaria, e Ania che riunisce le società di assicurazione, con il quale si precisava che un cliente poteva recedere da un contratto senza penalità o rimborso del premio pagato, per le annualità non godute, solo in quelle banche o assicurazioni che aderivano volontariamente all’accordo.
Oggi la portabilità del mutuo è diventata di interesse primario per Giancarlo Giannini, presidente dell’ISVAP, che ha emanato un nuovo regolamento (Reg. n. 35, sulla “Disciplina degli obblighi di informazione e della pubblicità dei prodotti assicurativi”) per dare una nuova impronta più trasparente e tutelare degli assicurati in materia di mutui.
Tale normativa infatti cita: “rendere effettiva la portabilità dei mutui stabilendo i criteri per la restituzione di quota parte del premio assicurativo pagato, incluse le provvigioni, e creando le condizioni per una riduzione del costo di estinzione del mutuo stesso” così, per favorire la portabilità del mutuo, gli intermediari assicurativi possono trattenere, in caso di surrogazione, “soltanto l’importo relativo alle spese amministrative effettivamente sostenute, a condizione che siano state indicate nei documenti contrattuali e che non costituiscano, nei fatti, un ostacolo alla portabilità stessa”.
I mutui oggi stanno pian piano diventando sempre più trasparenti e il trend di richiesta sta arrivando ad una svolta significativa.
Gli italiani impegnati nell’accensione di un mutuo stanno optando sempre più per un mutuo con un tasso fisso in quanto è recente la notizia che la percentuale di interesse sta toccando i minimi mai registrati dal 2005 ad oggi a scapito di quello a tasso variabile che vedranno un discesa non prima del 2014.
Chi ha già stipulato un contratto a tasso fisso non trae molti vantaggi da questa notizia, mentre, chi possiede un mutuo a tasso variabile o tasso variabile con cap, può coglierne i vantaggi chiedendo la portabilità del mutuo o la rinegoziazione del contratto.
In materia di rinegoziazione del contratto del mutuo molto importante è l’ordinanza emanata del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3877 del 12 maggio 2010 in materia di mutui che garantisce l’intervento dello Stato con delle agevolazioni per tutti coloro che hanno acquistato degli immobili in Abruzzo prima del sisma ed ora si ritrovano con la casa danneggiata e con un mutuo restante non superiore a 150.000 euro purchè il soggetto non sia moroso.
Il mondo bancario e degli istituti finanziari sono sempre stati un realtà a se stante, capaci di creare regole e dirigere il mercato economico secondo le proprie scelte. Esistono diverse tipologie di mutui, dal tasso fisso al tasso variabile, da quello misto a quello variabile con un tetto massimo (cap). Tutto ciò genera una grande confusione per quelle persone che non avevano mai acceso un mutuo e spesso genera voglia di cambiare invece, per tutti coloro che avevano già stipulato un contratto.
Si è sempre sentita la necessità di avere leggi chiare in materia, ma solo nel 2007, la legge Bersani cominciò a ordinare le idee in materia di surrogazione.
Con tale legge Bersani sosteneva di lasciare un margine più ampio alle famiglie sulla scelta della più comoda tipologia di pagamento e la possibilità di effettuare una portabilità del mutuo in relazione alla scelta del tasso di interesse più conveniente con costi pari a zero.
Sono passati anni da allora e la trasparenza su tale legge è stata sempre mascherata da un sottile velo di indifferenza e prese di posizione da parte di banche ed istituti di credito.
Nel 2008 poi ci fu un accordo di autoregolamentazione tra ABI, Associazione Bancaria, e Ania che riunisce le società di assicurazione, con il quale si precisava che un cliente poteva recedere da un contratto senza penalità o rimborso del premio pagato, per le annualità non godute, solo in quelle banche o assicurazioni che aderivano volontariamente all’accordo.
Oggi la portabilità del mutuo è diventata di interesse primario per Giancarlo Giannini, presidente dell’ISVAP, che ha emanato un nuovo regolamento (Reg. n. 35, sulla “Disciplina degli obblighi di informazione e della pubblicità dei prodotti assicurativi”) per dare una nuova impronta più trasparente e tutelare degli assicurati in materia di mutui.
Tale normativa infatti cita: “rendere effettiva la portabilità dei mutui stabilendo i criteri per la restituzione di quota parte del premio assicurativo pagato, incluse le provvigioni, e creando le condizioni per una riduzione del costo di estinzione del mutuo stesso” così, per favorire la portabilità del mutuo, gli intermediari assicurativi possono trattenere, in caso di surrogazione, “soltanto l’importo relativo alle spese amministrative effettivamente sostenute, a condizione che siano state indicate nei documenti contrattuali e che non costituiscano, nei fatti, un ostacolo alla portabilità stessa”.
I mutui oggi stanno pian piano diventando sempre più trasparenti e il trend di richiesta sta arrivando ad una svolta significativa.
Gli italiani impegnati nell’accensione di un mutuo stanno optando sempre più per un mutuo con un tasso fisso in quanto è recente la notizia che la percentuale di interesse sta toccando i minimi mai registrati dal 2005 ad oggi a scapito di quello a tasso variabile che vedranno un discesa non prima del 2014.
Chi ha già stipulato un contratto a tasso fisso non trae molti vantaggi da questa notizia, mentre, chi possiede un mutuo a tasso variabile o tasso variabile con cap, può coglierne i vantaggi chiedendo la portabilità del mutuo o la rinegoziazione del contratto.
In materia di rinegoziazione del contratto del mutuo molto importante è l’ordinanza emanata del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3877 del 12 maggio 2010 in materia di mutui che garantisce l’intervento dello Stato con delle agevolazioni per tutti coloro che hanno acquistato degli immobili in Abruzzo prima del sisma ed ora si ritrovano con la casa danneggiata e con un mutuo restante non superiore a 150.000 euro purchè il soggetto non sia moroso.