giovedì 11 marzo 2010

Affitti agli studenti universitari: tasche vuote e contratti inesistenti.

Chi di voi non ricorda i primi giorni all’Università? Quel misto di emozione e paura che si prova mentre ci si incammina in facoltà per la prima lezione universitaria! Una nuova vita, nuove responsabilità e per molti una nuova casa, quella casa che col tempo impari a chiamare “casa mia”!
La trafila per cercare casa è lunga e non priva di difficoltà: le fonti primarie di contatti sono le bacheche universitarie piene zeppe di foglietti penzolanti con numeri di telefono strappati che pubblicizzano singole luminosissime, doppie ampissime e posti letto vicinissimi all’università. E dopo mille giri, mille telefonate, mille visite ad appartamenti fatiscenti finalmente si trova una casa, non proprio quella che stavate cercando, tanto poi basterà renderla più carina con poster, foto e tutto ciò che si è portato dalla propria cameretta, quella in casa dei propri genitori.

Sembra fatta! Di sicuro arrivati a questo punto avrete pensato che dopo l’accordo con il padrone di casa e dopo aver dato la caparra per “fermare la stanza” fosse finita l’odissea. E invece no! È qui che arriva il bello, o meglio, è qui che arriva la fregatura!

Quanti di voi, all’università, hanno avuto un contratto di locazione irregolare o hanno firmato ricevute di pagamento per una somma inferiore a quella effettivamente pagata?
Siamo sicuri che la situazione appena descritta sia comune a moltissimi studenti universitari, e ad affermarlo non siamo solo noi.

Da un recente studio è emerso che in Italia gli studenti fuori sede in cerca di alloggio alle prese con prezzi altissimi e proprietari di casa che lucrano ed evadono il fisco, sono circa 700 mila. Non solo, ma molte di queste case messe in affitto agli studenti sono in pessime condizioni, spesso non a norma di legge e prive di ogni comfort.
In generale possiamo dire che gli affitti agli studenti si aggirano intorno a questi prezzi: a Milano per un posto letto occorrono circa 450 € al mese, mentre per una stanza singola si va da un minimo di 650 € ad un massimo di 900 € in pieno centro; a Roma, nelle zone cosiddette universitarie si pagano 600 € per una stanza singola e 450 € per un posto letto in doppia. Un po’ meno cari sono gli affitti a Bologna dove si spende tra 250 e 280 € per una doppia e da 370 a 500 € per una singola e gli affitti a Pescara dove per una stanza singola occorrono circa 300 € e per una doppia circa 200 €.
Il vero problema degli affitti agli studenti, però, non riguarda solo i costi elevati, ma soprattutto il fatto che nella maggior parte dei casi ci sono anche tutta una serie di violazioni, alloggi privi di sicurezza e modalità irregolari con le quali si attribuisco agli inquilini spese extra che sarebbero di competenza dei proprietari.
Questa frode oltre a danneggiare le entrate fiscali mina il diritto allo studio dei giovani universitari e grava sui bilanci di milioni di famiglie.

A questo proposito vi segnaliamo un’interessante intervista fatta dal portale Studenti.it al capitano Dario Fasciano, Comandante del primo nucleo operativo della Guardia di Finanza di Roma.
Secondo Fasciano negli ultimi anni si assiste ad una maggiore presa di coscienza della situazione sugli affitti in nero agli studenti, non solo da parte di questi ultimi, ma anche da parti dei genitori e di molti proprietari di casa che cercano di collaborare con la Guardia di Finanza.
Dal 2004, data in cui la Guardia di Finanza ha predisposto nelle grandi città come Roma, Milano, Bologna, Napoli e Palermo un progetto operativo finalizzato al contrasto del fenomeno, sono aumentate le segnalazioni di abusi riguardanti gli affitti a studenti fuori sede. Questo progetto riveste una grande importanza, non solo sul piano fiscale, ma anche per gli equilibri generali del mercato immobiliare.

Ma come si può cercare di contrastare questo fenomeno? Ecco l’opinione del Capitano della Guardia di Finanza di Roma: “Innanzitutto monitorando i contratti di fornitura elettrica o di gas di singoli soggetti tramite l'anagrafe tributaria. In questo modo abbiamo riscontrato un aumento di richieste di nuovi allacci e forti consumi in quelle considerate "seconde o terze case", che non corrispondevano ad altrettante dichiarazioni di "redditi da locazione" ma solo di "redditi catastali". Partendo da ciò abbiamo fatto un'attività di controllo capillare, che possiamo definire di "porta a porta". Abbiamo tenuto d'occhio anche le bacheche delle università e i giornali specializzati, dove i nostri uomini raccolgono tutti gli annunci e verificano la regolarità dei contratti. In due anni e mezzo di indagini abbiamo individuato circa 25 mila studenti, a cui abbiamo inviato un questionario. Abbiamo chiesto dove erano ubicati, il nome del padrone di casa o comunque il nome della persona a cui pagavano la locazione. Dalle indagini abbiamo individuato solo a Roma 8 mila casi di proprietari che avevano affittato appartamenti o posti letto senza stipulare un contratto e ancor più grave senza aver dichiarato il reddito effettivo ricavato dalla locazione. Queste persone nel giro di 4 anni hanno evaso ben 50 milioni di euro che abbiamo per fortuna recuperato anche grazie al supporto degli studenti.”

Esatto, grazie agli studenti, che stanchi di affitti in nero e contratti irregolari, hanno avuto il coraggio e il buon senso di denunciare la situazione.
E farlo è semplicissimo: bisogna recarsi personalmente al comando della Gdf più vicina o, se non è possibile, inviare una segnalazione scritta, dopo aver parlato con il padrone di casa e aver accertato che non c'è alcuna disponibilità a regolarizzare il contratto di locazione.
Per gli studenti che sporgono denuncia non vi è nessuna conseguenza, per il proprietario invece la situazione è diversa. Prima di tutto sarà costretto a rivedere la dichiarazione dei redditi, aggiungendo quanto non denunciato, a cui si applica una sanzione che va da 100 a 200 volte l'imposta evasa, e poi c'è anche una denuncia a livello amministrativo per non aver comunicato all'autorità di pubblica sicurezza o al comune la presenza dell'affittuario nella proprietà, secondo quanto richiede la nuova legge antiterrorismo.

A questo proposito vi riportiamo di seguito un’interessante inchiesta del Tg1 sugli affitti in nero agli studenti.



E voi? Anche voi avete seguito la trafila degli annunci nelle bacheche universitarie o avete preferito rivolgervi ad un’agenzia immobiliare? Diteci la vostra!!

8 commenti:

  1. Affitti a Roma sempre più cari? La parola agli studenti della Sapienza. AL seguente link il servizio di Uniroma TV.
    http://www.uniroma.tv/?id_video=15818


    Ufficio Stampa di Uniroma.TV
    info@uniroma.tv
    http://www.uniroma.tv

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  2. Al seguente link potrete visualizzare il servizio sul protocollo siglato tra Roma Capitale e Università sulle agevolazioni dedicate agli studenti.

    http://www.uniroma.tv/?id_video=17140

    ufficio stampa di uniroma.tv
    info@uniroma.tv
    www.uniroma.tv

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  3. sono una studentessa,contratto in nero tramite agenzia immobiliare che ha preso la sua provvigione di 400 euro in nero..alla fne dei 10 mesi tutti regolarmente versaticon contrattini di 29 giorni (5000 euro in nero) la proprietaria(mai vista nonostante l'avessimo ripetutamente chiamata) si ostina a non voler ridarci la caparra per presunti danni all'immobile,problematiche già preesistenti dal primo giorno in cui abbiamo preso questa casa..caldaia malfunzionante e senza acqua calda,mobili di una ventina d'anni che inevitabilmente vanno incontro ad usura (Wc-tavoletta del vater allentata) una porta visibilmente scheggiata quando abbiamo visionato l'immobile in presenzae dell'agente immobiliare che fa finta di non ricordarsi di questa cosa quando abbiamo detto insieme di metterci un pezzo di scotch..!la guarnizione del frigo.. quando è stata la stessa agente immobiliare a mostrarci che per chiudere il ripiano del freezer ci era stato montato un chiavistello di ferro..!l'agente immobiliare fa finta di non sapere etc..visto che gestisce altri immobili della proprietaria..!!insomma che fare?lasciar correre?denunciare?non ho parole..

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    1. denuncia!!!
      se non denunciamo noi gente cosi' loro la faranno sempre liscia!!
      perdere 30 min dalla finanza sicuramente non ti fara' riavere i soldi ma ti dara' una bella soddisfazione!!! e magari anche un certo gusto di vendetta

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  4. Salve! Siamo la redazione di UniromaTV, visto il tema del vostro post volevamo segnalarvi il servizio che abbiamo realizzato riguardo agli "sconti" per chi regolarizza il proprio contratto abitativo. Al seguente link: http://www.uniroma.tv/?id=19846

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  5. invece vi chiedo ..lo scorso anno ho pagato per mia figlia affitto a bologna con regolare contratto ma non era tutto a posto come da contratto perche la doccia ha funzionato ma rotta il lavandino tappato le maniglie delle finestre gia malandate.. inoltre la padrona di casa ha anche sostituito la serratura ad una settimana dal termine del contratto ( si è trovato naturalmente un subentro) senza che mia figlia potesse ancora occupare la casa in quanto la proprietaria sosteneva che ci fosse qualcuno in casa ( parlo di subaffitto)che non ha trovato..perche non c'era... e' entrata in casa dicendo che era sporca... ora spiegatemi se un proprietario che affitta casa puo entrare a suo piacimento...quando poi non c'e nessuno in cas. abbiamo poi pulito tutta la casa non solo la stanza che occupava mia figlia ed ora dopo 4 mesi mi arriva la mail della proprietaria che mi intima a pagare cira 700 euro di spese relative ai conteggi delle
    bollette le utenze (267 affitto +83 euro di spese mensili pagate per 11 mesi)moltiplichiamo tutto per 3 coinquilini e mi chiedo come sia possibile una spesa ulteriore ...quindi non ci è stata restituita la caparra e secondo lei dovremmo pagare 500 euro..

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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